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Il volume raccoglie i primi risultati di una ricerca sulle esperienze di potere personale e signorile nelle città toscane tra la metà del XIII e l'inizio del XV secolo. Rispetto a una perdurante tradizione storiografica che interpreta la storia politica della Toscana nel segno dell'identità comunale, fino a elaborare veri e propri miti quali la "libertà" fiorentina o il "buon governo" senese, emerge qui l'immagine inedita di una terra non solo - per quanto soprattutto - di comuni ma anche di signori. Le ricerche si concentrano sulle forme di potere personale e sui regimi signorili, inquadrandoli in un contesto largo di esperienze politiche e puntando a cogliere la varietà di configurazioni in cui si manifestarono le forme di governo personale in stretto rapporto con l'evoluzione degli ordinamenti comunali. Ciò non significa attenuare le differenze tra forme di governo che erano percepite chiaramente come diverse dai contemporanei, ma evidenziare come esse originassero da un spazio politico comune pur dando luogo ad assetti di potere, configurazioni istituzionali, linguaggi politici, nuovi e diversi. Contributi di Andrea Zorzi, Sergio Raveggi, Alma Poloni, Gabriele Taddei, Amedeo De Vincentiis, Mauro Ronzani, Giampaolo Francesconi, Andrea Barlucchi, Gian Paolo Scharf, Piero Gualtieri, Lorenzo Fabbri, Claudia Tripodi, Marco Paperini, Cecilia Iannella, Ignazio Del Punta, Lorenzo Tanzini.